Perde le braccia, i medici le riattaccano
5 Ottobre 1998Intervento di 12 ore al CTO: l’arto tornerà normale
Si è tranciato la mano destra in un incidente di lavoro martedì pomeriggio, i chirurghi del Cto gli hanno riattaccato l’arto con un intervento di 12 ore che si è prolungato fino alla mattina di mercoledì. E ieri, ancora sottoposto a un delicato monitoraggio subintensivo, ha gustato un sostanzioso menù a base di pastasciutta e bistecca.
Poteva andar peggio a Said Rafik, operaio marocchino di 33 anni che abita a Cuneo in frazione Spinetta e lavora in uno stabilimento locale. I medici che l’hanno operato, riservandosi di sciogliere la prognosi tra 15 giorni, non nascondono un ottimismo cauto ma convinto: per età e struttura Said Rafik è nel pieno delle forze, se non intervengono imprevisti potrà recuperare la quasi normalità dell’arto.
Al Cto Raif (che proprio domenica, dopo una separazione di tre anni, si era ricongiunto a Cuneo con la moglie Mina e il piccolo Mohammed di 4 anni) è giunto dal «Santa Croce» di Cuneo, autoambulanza scortata da auto della polizia. Spiega il dottor Italo Pontini, responsabile di «chirurgia della mano» che lo ha operato con i colleghi Battiston, Calcagni e Sard: «La mano, mozzata di netto senza compressioni o slabbrature, ci è giunta da Cuneo in condizioni ottimali. In questi casi è indispensabile che l’arto tranciato sia avvolto in garza umida, protetto da un involucro e refrigerato con ghiaccio che non deve risultare a contatto con la parte lesa. Deve avvenire entro 5-6 ore il reinnesto, escluso a priori per le persone anziane e particolarmente problematico nel caso di forti fumatori».
È così che Said Rafik è stato affidato all’équipe del «Gim», il gruppo interdivisionale di microchirurgia varato nel ’91 e coordinato dal professor Gallinaro, direttore della prima clinica universitaria, con l’apporto di chirurghi ortopedici, plastici e vascolari in collaborazione con anestetisti rianimatori.
Di 12 ore l’intervento, che secondo il dottor Pontini rientra nella routine. «Negli ultimi sei mesi abbiamo eseguito circa 15 reinnesti di particolare gravità, con una media tra le 5 e le 10 ore che arrivano a superare le 13 quando, come ci capitò nel ’91, riuscimmo a reinnestare un braccio completo».
Previsioni? «Aiuteremo Said Rafik a prevenire e combattere infezioni o eventuali trombi sanguigni. La sua tempra ci fa sperare. Said non è un violinista e, tranne imprevisti, potrà tornare ad usare la destra per farsi la barba o tagliare la carne nel piatto». Meglio un po’ di cautela, comunque. «In questi giorni affrontiamo un’ecatombe di lesioni, schiacciamenti e amputazioni dovute alle macchine spannocchiatrici di granoturco».
Fonte:
LA STAMPA 10 Dicembre 1994