CTO di Torino. Ricostruito e reimpiantato braccio destro a ragazzo vittima di incidente sul lavoro.
11 Luglio 2017Perde il braccio sul lavoro. Maratona in sala operatoria.
12 Luglio 2017L’arto di un operaio bresciano tranciato da un macchinario. Il chirurgo Battiston: “Sempre meno i centri specializzati”
A fare il “miracolo” è stato il Cto di Torino. Nessuno dei centri di chirurgia della mano in Lombardia aveva infatti accettato di eseguire l’intervento. Così, da Brescia, un operaio di 31 anni, M. A. M.,è stato trasferito nel capoluogo piemontese. E qui lo hanno operato. In sala, lavorando per oltre dodici ore, sono riusciti a riattaccargli il braccio destro che un macchinario gli aveva strappato. Non si è trattato di una passeggiata, tutt’altro. La ferita non era lineare: l’arto era danneggiato in tre punti diversi. In molti ospedali, anche quelli della Lombardia, complici le politiche di accorpamento, mancano chirurghi altamente specializzati in questo campo.
Il centro di chirurgia della mano al Cto della Città della Salute di Torino, dove erano state esaminate le immagini trasmesse via web, si è invece detto disponibile. L’intervento è stato eseguito dall’equipe composta dagli anestesisti del gruppo della Rianimazione, diretto dal dottor Maurizio Berardino, da microchirurghi di Ortopedia e Traumatologia 2 con indirizzo Chirurgia della mano e dell’arto superiore, guidato dal dottor Bruno Battiston. In sala anche due chirurghi vascolari del centro delle Molinette, diretto dal dottor Maurizio Merlo.
«L’arto — spiega il dottor Bruno Battiston — era amputato all’altezza della spalla e lesionato gravemente in altri due punti, avambraccio e mano. È stato ricostruito e riattaccato con un intervento durato oltre 12 ore. Il braccio sta mantenendo una buona circolazione: l’intervento è tecnicamente riuscito e l’arto è stato rivascolarizzato. Il recupero funzionale dipenderà però della rigenerazione delle strutture nervose ricostruite». Certo, il braccio non tornerà mai come prima, ma per questo giovane operaio, che dovrà affronatre una lunga riabilitazione, è una speranza. «C’è una serie di passaggi da affrontare — precisa Battiston — come la sopravvivenza vascolare. Bisogna poi controllare che non si verifichino infezioni: l’arto è stato comunque contaminato dagli ingranaggi del macchinario. Successivamente si passa al recupero funzionale: un percorso molto lento. Per recuperare i movimenti può essere necessario anche un anno. Certo, era un intervento complicato con tutta una serie di rischi, ma per uomo così giovane era importante tentare, per offrirgli la possibilità di una vita migliore».
L’operaio è ricoverato al Cto e ancora sotto shock per l’incidente, che risale a martedì 4 luglio. Mentre era al lavoro in un’azienda di materie plastiche nel Bresciano, il braccio destro gli era rimasto incastrato in un macchinario che gliel’aveva strappato. Portato agli Spedali Civili di Brescia in condizioni disperate, era poi stato salvato. Per il braccio però sembrava che non ci fosse nulla da fare. Invece, seppur dopo un lungo percorso di riabilitazione, il trentunenne potrà tornare quasi alla vita di un tempo.
«Purtroppo — conclude Battison, che è anche presidente della Società italiana della chirurgia della mano — la politica di accorpamento sta cancellando poco per volta i poli specializzati. È un errore, perché quando ci sono casi come questo, questi centri fanno la differenza. Non si improvvisa niente: i chirurghi della mia équipe si allenano anche per anni al microscopio. È un patrimonio che va valorizzato e non cancellato».
“L’intervento è durato 12 ore il recupero della funzionalità dipende dalla rigenerazione delle strutture nervose ricostruite”
L’intervento per riattaccare il braccio è durato 12 ore
IL CHIRURGO
Bruno Battiston dirige il centro specializzato in chirurgia della mano del Cto
Fonte:
Erica Di Blasi
LA REPUBBLICA 12 Luglio 2017